“DE ISCHIADE NERVOSA”

a cura di A. Palmieri

 

   I primi accenni al dolore “sciatico” risalgono ad Ippocrate (460-370 a.C.), Celso (30 a.C.-50 d.C.), Galeno (130-200); riferimenti successivi si trovano in Fernelio (1497-1558), Riolano (1580-1657), Spigelio (1578-1625); altre generiche dissertazioni sull’argomento sono riportate da Wedel (1680), Vesti (1708), Valter (1721), Stock (1731). [1]

   La sciatica trova la sua prima caratterizzazione “nervosa” e la sua corretta precisazione topografica nel 1764 quando il giovane Domenico Cotugno presenta il suo <Commentarius> “De Ischiade Nervosa” che è una eccellente dissertazione di anatomia descrittiva, di interpretazione clinica, di proposizione terapeutica. Tale lavoro fu il risultato di studi anatomici approfonditi e ripetuti che lo portarono a distinguere una “arthriticae ischiadis” da una “nervosa” (cuius maxime res latent adhuc in obscuro); di quest’ultima, pur dandone un’attribuzione patogenetica errata (idrope del nervo), fornisce una esauriente descrizione anatomica e clinica suddividendola in anteriore e posteriore, a seconda se la sede del dolore interessa il nervo crurale o lo sciatico, e distinguendola in tre stadi (infiammatorio, idropico, paralitico).

   La sciatalgia è stata successivamente oggetto di numerosi ed approfonditi studi da parte di vari Autori che ne hanno definitivamente sancita la natura radicolare e per quanto riguarda l’etiopatogenesi l’attribuzione al conflitto osteo-disco-radicolare. I contributi più significativi sono stati inizialmente di Virchow (1857), Kocher (1896), Golwaite (1911), etc. e successivamente di Alajuoanine e Sicard, Petit-Dutaillis e De Seze (1945), Putti, Delitala, Scaglietti, De Marchi,etc. [2,3]

 

COTUGNO DOMENICO. 1736 (Ruvo di Puglia) – 1822 (Napoli).  Si laurea nel 1756 e vive tutta la sua vita professionale a Napoli come medico dell’Ospedale “Incurabili” ricevendo numerose onorificenze ed  ottenendo nel 1766 la cattedra di Anatomia all’Università. Nel 1764 presenta il suo lavoro “De Ischiade Nervosa” che viene successivamente pubblicato a Vienna nel 1770 [4], a Londra nel 1775 [5] e ripubblicato a Napoli nel 1779 in una seconda edizione (novis curis auctior) [6].

   I suoi studi anatomici si basano su osservazioni meticolose e ripetute (“narra la natura delle cose dopo aver visto queste non una ma cento volte”): ciò gli consente di approfondire ed allargare le conoscenze della morfologia fornendone altresì valutazioni funzionali con conseguenti interpretazioni cliniche ed applicazioni terapeutiche. E’ per tale motivo che la sua opera si inserisce autorevolmente tra coloro che in quell’epoca segnarono il trapasso dal periodo puramente anatomico al periodo anatomo-clinico o Morgagnano.

 


DE ISCHIADE NERVOSA

A TREATISE ON THE NERVOUS SCIATICA

DE ISCHIADE NERVOSA

Viennae-Rudolphum Graffer-1770

London-J.Wilkie Ed.-MDCCLXXV

Neapoli-Typograph. Simoniaca-MDCCLXXIX

 

                  

                                           


                                                                                                                                                     

I - Vulgo medicis est notum, dolorem pertinacem, qui raro utramque coxam, saepius autem alterutram, e regione articuli cum femore prehendit, sic ut claudum suo ex latere aegrotatum efficiat, ischiadem nominari 

II - Ischiadis autem species variae suntDuae igitur summae possunt ischiadis species constitui; altera in qua dolor fixus in coxa ulterius non excurrit; altera in qua subjectum laesae coxae pedem, continuo tractu propagatus, attingit. Priori…arthriticae ischiadis nomen recte inditum puto: alteri, quod semper sedeat in nervis coxam trascendentibusnervosa ischiadis nomen portasse convenerit.

III – De arthritica vero ischiade nobis in praesens nulla erit quaestio… Dicam tantum de nervosa, cuius maxime res latent adhuc in obscuroSunt autem nervosae ischiadis species duae. Altera enim fixum dolorem habet in coxa, precipue post majorem femoris trochanterem, qui sursum ad os sacrum, deorsum, per exterius femoris latus, ad poplitem usque vim suam extendit: raro hic autem in poplite dolor definit, sed saepius a poplite, vel per capitis fibulae exteriora declinans, in priorem descendit cruris partem & secundum exterius latus spinae tibiae anterioris percurrens, ante malleolum exteriorem in dorsum pedis tandem definit; vel demissus in suram per malleolum exteriorem plantam pedis attingit. Altera vero species fixum dolorem in inguine ostendit, qui per interiorem femoris, ac surae, partem versus pedem propagatur. Priorem quod posticas insideat coxae partes, totaque fundentur in ischiadici nervi affectione, ischiadem nervosam posticam appello: alteram, quod coxae priora possideat, nervique cruralis passione generetur, nervosam ischiadem anticam nominabo. De singulis quid habeam observatione compertum, quidque sentiam, nunc brevitur dicam

 

   Bibliografia: 1) Lombardi F.: Le scoperte anatomiche di Domenico Cotugno, Coll. Scientia Veterum, Napoli, 1964. 2) Introzzi P.: Trattato Italiano di

Medicina Interna. Ed. Ist. Coll. Cult., 1964. 3) Sterpellone L.: I Protagonisti della Medicina, Ed. Piccin, 1983.  4) D.Cotugno: “De Ischiade Nervosa”, R.Graeffer Ed., Vienna, 1774; 5) D.Cotugno: “A Treatise on the Nervous Sciatica, J.Wilkie Ed., London, 1775; 6) D.Cotugno: “De Ischiade Nervosa”, Ed. Typograph. Simoniaca, Napoli, 1779. 7) Commentario su  la sciatica nervosa di D.Cotugno recato in italiano, Ed. R.Ghio, Napoli, 1860. [4,5,6,7: Biblioteca Nazionale, Napoli]